E’ una domanda che in molti si pongono: quanto è necessario sudare prima di notare i frutti di impegno, costanza, allenamento?
Lo sport fa bene, soprattutto alla salute, certo, ma è difficile sfuggire alla tentazione di scrutare davanti allo specchio, il minimo cambiamento muscolare già dalla seconda sessione di spinning. Se una settimana di palestra sembra poco per vedere il più piccolo effetto, alcuni disperano nel non notare alcun cambiamento dopo un mese. Quanto tempo bisogna attendere un qualche ritorno sull’investimento tempo-fatica? Abbiamo assoldato tre esperti per capire i trucchi.
Tempi e modi —
“Sei settimane minimo a condizione ci sia regolarità – spiega Edoardo Vicini, chinesiologo e fisioterapista a Milano. Con tre sedute settimanali si avvertiranno i benefici dello sport prima sulle capacità motorie, poi sulla figura -. Dopo due settimane, avremo l’impressione di avere più facilità a salire le scale o sentiremo che le borse della spesa sono meno pesanti. Ma per postare le foto sul prima e dopo, ci vorrà almeno un mese e mezzo. Senza aspettarsi trasformazioni magiche: si noterà e avvertirà una sensazione di tonicità, di leggerezza, di entrare meglio nei vestiti e di flettersi bene per raccogliere qualcosa. Solo dopo quattro-sei mesi avremo un cambiamento notevole”.
Esercizi cardio e costruzione muscolare —
“Questo dipenderà dall’età, dal sesso, ma anche dal passato sportivo della persona e dallo stato di forma in generale – spiega Laura Puccini, personal trainer e insegnante di pilates a Milano. Chi non hai mai fatto sport, vedrà i primi risultati molto rapidamente. Se l’impegno è costante e serio vedrà risultati più veloci. Nessun allenamento con il telefono in mano, ma esercizi con la massima concentrazione eseguiti al meglio delle possibilità. Non sono consigliate sedute oltre i 45 minuti ma piuttosto il massimo impegno. Puntiamo sulla costruzione muscolare per disegnare i muscoli e aggiungiamo un po’ di cardio per perdere grasso. Uno sport che unisce queste due caratteristiche e dà il maggior numero di risultati è l’allenamento funzionale e i circuiti perché combinano diverse discipline, sono brevi e intensi”.
La dieta ha un ruolo base nel processo di trasformazione – spiega Luca Colucci, biologo, nutrizionista -. Se si esclude l’alimentazione, non bisogna aspettarsi nessuna rivoluzione. Se ti muovi per migliorare la tua silhouette, dovresti sapere che lo sport rappresenta solo il 40% del lavoro, il restante 60% dipende dal cibo. Una dieta varia e equilibrata abbinata all’attività fisica è il segreto per una trasformazione duratura. In ogni caso bene evitare sempre il “fai da te” e rivolgersi a uno specialista. Poi é necessario perseverare perché diventi un investimento a lungo termine sulla salute”.